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Warmth on mirror (COWT10, week 4, m1)
Fandom: haikyuu!!
Prompt: spokon (m1)
Parole: 1990
Warnings: established relationship, yaoi, handjobs.
La porta di casa Iwaizumi si chiude alle spalle dei genitori di Hajime, mentre lui e Tooru sono appena oltre il genkan da dove li hanno salutati dopo aver ascoltato le raccomandazioni che qualsiasi padre e madre fa al proprio figlio prima di lasciarlo solo a casa per un weekend. Non è la prima volta che a Iwaizumi viene affidata la casa in assenza dei genitori, e di certo non è la prima in cui Tooru si ferma a dormire dall'amico d'infanzia; si può dire che la madre e il padre di Hajime non facciano nemmeno più caso - in senso buono - al fatto che il figlio degli Oikawa si trattenga per una o due notti, abituati a un via vai in casa loro gemellato nella casa dello stesso Tooru quando è lui a ospitare Hajime. Perciò i due coniugi hanno salutato lui esattamente come se fosse il proprio secondo figlio per poi lasciarseli alle spalle, dietro una porta chiusa.
Tooru apprezza il fatto che abbiano aspettato fino a dopo cena per andare, prendendosi tutto il tempo di festeggiarli entrambi dopo la vittoria dell'ultima partita di campionato, una piccola tradizione sempre avuta da quando Tooru e Hajime giocano nella stessa squadra; ora però sono rimasti da soli, Iwaizumi si è appena assicurato di chiudere la porta di casa così da non dover scendere di nuovo in un secondo momento e si sta muovendo per salire le scale fino al piano di sopra dove si trovano le camere da letto, compresa la sua.
Tooru non ha alcun bisogno di essere guidato dall'altro, conoscendo quell'abitazione tanto quanto la propria, tuttavia aspetta che Iwaizumi gli passi accanto per allungare una mano e prendere la sua, fermandolo finché l'altro non si volta a fissarlo, l'espressione interrogativa sul viso; Tooru sorride, quasi ridacchia: «Iwa-chan» lo chiama con il fare divertito di un ragazzino pestifero, accennando con uno sguardo allo stretto corridoio che porta al bagno dove si trova una vasca in cui una volta stavano in due comodamente e ora, per entrare insieme, sono costretti a invadere l'uno lo spazio dell'altro «facciamo un bagno?»
Forse Iwaizumi non si aspettava la proposta, ma nel momento in cui gli viene rivolta, la sua espressione la dice lunga su quanto sappia che sarebbe inutile provare a farlo desistere.
Una volta nel bagno, Tooru riconosce a se stesso di essere sorprendentemente docile per un periodo di tempo piuttosto prolungato, considerati i suoi standard di molestie ai danni del padrone di casa. Ha lasciato a entrambi il tempo di spogliarsi, privi di qualsiasi timidezza - sotto questo aspetto l'essere passati da amici d'infanzia a fidanzati non ha davvero fatto alcun effetto, troppo abituati alle rispettive nudità per imbarazzarsene a prescindere dalla situazione -, e di lavarsi con calma fino a potersi immergere nella vasca. Come c'era da aspettarsi è troppo piccola e se l'acqua non è uscita fuori dal bordo quando Tooru è entrato per primo, ogni speranza è andata perduta nel momento in cui è stato Iwaizumi ad aggiungersi. In un primo momento sono entrambi costretti a tenere le gambe piegate in una posizione abbastanza scomoda, ma non dura a lungo; Tooru non ha proposto un bagno per la semplice condivisione di uno spazio: si muove presto dalla sua posizione, riuscendo alla meno peggio a sistemarsi tra le gambe di Hajime. Avesse più spazio starebbe gattonando come un felino piuttosto ruffiano, lo sguardo incollato al viso dell'altro mentre una mano gli accarezza il petto, scende fino al bacino; stranamente lo salta, passa direttamente alle gambe dove lascia una carezza lasciva e intanto si china su Hajime, pretende prima un bacio, poi un altro, un terzo che però dà all'angolo delle sue labbra, fastidioso e molesto come al solito, provocatorio perché può permetterselo con lui più che con chiunque altro.
Hajime dapprima ci prova a sopportarlo e lasciarlo fare, ma si stufa presto e gli cinge i fianchi con le braccia e lo chiude tra le proprie gambe, quasi lo imprigiona; la mano di Tooru che non deve sorreggere una buona parte del suo peso scende, si intrufola tra le gambe di Hajime, sfiora l'accenno della sua erezione come un assaggio che si tramuta quasi subito in una carezza vera e propria. Ama sentire il respiro di Iwaizumi farsi più pesante e più veloce, carico di un desiderio che ha sempre la tendenza a tenere per sé non per pudore, quanto per una punta di orgoglio e di volontà di non dargliela vinta. Alla lunga, però, persino Hajime deve arrendersi a quanto piacevole sia sentire la mano di Tooru masturbarlo, per quanto sia anche insopportabilmente lenta perché il suo ragazzo è uno stronzo.
«Se non la fai finita di-» prova a dire, ma Oikawa decide di velocizzare le carezze proprio in quel momento e guardare Hajime mentre si morde quasi a sangue il labbro pur di non farsi scappare un gemito alto che finirebbe con il riecheggiare nel bagno. Tooru sbuffa divertito mentre si china per baciarlo, e non si stupisce di sentire quasi subito la mano dell'altro catturargli una ciocca di capelli e tirare, per punirlo e non mosso dalla passione. Mugugna ma non ferma le sue attenzioni, continua a masturbarlo e ad aggiustare il tiro in base alle reazioni del corpo di Iwaizumi - sempre, sempre più oneste di quanto Hajime sarà mai in grado di essere - e lascia che lui sfoghi la frustrazione e l'eccitazione crescente in quel bacio. La lingua di Hajime non gli dà tregua, non lascia a quel bacio la possibilità di essere lento nemmeno per un momento e se gli lascia un secondo di respiro è solo per mordergli il labbro inferiore o succhiarglielo, facendogli venire i brividi nonostante l'acqua calda e il vapore nella stanza la rendano tutto fuorché fredda.
Iwaizumi viene nella sua mano con un gemito roco e quasi del tutto riversato nella sua bocca, il liquido orgasmico a mescolarsi nell'acqua ormai inutilizzabile; quando Tooru fa per allontanarsi, Hajime affonda la faccia nel suo collo e morde forte.
A un certo punto si spostano nella camera di Iwaizumi che sono ancora mezzi svestiti, perché non aveva davvero senso prepararsi per la notte sapendo che di lì a poco si sarebbero comunque spogliati di nuovo. Per tutte le scale e la porzione di corridoio da percorrere per arrivare alla stanza di Hajime passano il tempo a fare gli stupidi - o meglio, Tooru fa l'idiota continuando a rubare baci leggeri e quasi scherzosi ad Hajime, che tra un o e l'altro ripete «Falla finita», «cretino», «ora ti butto giù dalle scale» ma non si sottrae mai davvero e a un certo punto finisce con il sorridere contro le labbra di Tooru, pur non ammettendolo nemmeno una volta.
Quando sono nella stanza trovano il letto con una facilità unica, senza nemmeno bisogno di cercarlo con gli occhi in pratica; si baciano per una quantità di tempo che Tooru non riesce mai a definite: un sacco di volte gli sono sembrati minuti e invece erano ore, altre ha pensato avessero quasi fatto l'alba e invece tutto sommato non era nemmeno così tardi. Tooru rabbrividisce quando ormai è un po' che sono praticamente nudi, boxer a parte, e gli si stringe d'istinto addosso visto quanto calda è la pelle di Iwaizumi ora come ora. Le mani dell'altro gli passano sulle braccia, sulle spalle, poi però lo abbandonano quando si Hajime si alza a sedere. Tooru si lascia guidare a fare lo stesso, senza bene idea di cosa voglia fare: si fa tirare leggermente su fino a doversi puntellare sulle ginocchia, non si oppone quando Hajime lo spinge leggermente fino a farlo spostare e solo quando Oikawa si ritrova a fissare se stesso nello specchio capisce il fine ultimo di tutti quei movimenti.
«Mpf, Iwa-chan ma allora ce l'hai una libido.» lo prende in giro, come se non lo sapesse e non ne fosse oggetto, poi.
Iwaizumi non dice nulla, alza soltanto gli occhi al cielo e poi si muove a sua volta, poggia il petto contro la schiena di Tooru, gli cinge di nuovo la vita con un braccio e con l'altro scende subito con la mano; più che infilarla nell'intimo di Tooru, però, ci insinua appena due falangi per arpionare i boxer e tirarli giù un in movimento unico e abbastanza fluido. Non si dà la pena di farli scendere fino alle ginocchia poggiate sul materasso, non serve davvero e nemmeno Tooru ora come ora ha tutta questa attenzione ai dettagli. La mano risale poco, quanto basta a prendere tra le dita l'erezione già piuttosto evidente di Oikawa.
A vedere Iwaizumi, uno potrebbe immaginarselo manesco e rude anche al letto - sempre che uno se lo immagini mentre fa sesso, Tooru capisce bene di non fare testo in questo senso e che la maggior parte se non tutti i loro compagni di squadra e scuola probabilmente non lo fanno - e invece per quanto le sue mani siano leggermente ruvide e le dita abbiano qualche piccolo callo qua e là, se Iwaizumi non sceglie di comune e tacito accordo con lui di essere un po' più rude del normale, i suoi tocchi si rivelano sempre inaspettatamente gentili.
Così le sue carezze si rivelano ancora più snervanti, nella loro iniziale lentezza; Tooru mugola quando i tocchi gli danno piacere, si lamenta con qualche «Iwa-chan» infantile quando Iwaizumi si ferma o sfiora in modo troppo leggero quell'erezione ormai totale ed evidente. Iwaizumi ha il viso affondato nel suo collo dove continua a baciare, mordere, a tratti anche dare piccoli tocchi di lingua; Tooru lo vede bene perché gli basta guardare allo specchio - persino lui ha una punta di imbarazzo nel vedersi così, del tutto abbandonato alla mercé di Hajime e in condizioni simili, con il membro eretto, il corpo accaldato, un orgasmo ormai agli sgoccioli e l'espressione eccitata. Ma tutto peggiora esponenzialmente quando Iwaizumi alza appena il viso dal suo nascondiglio per portarsi vicino al suo orecchio: Tooru si sente mordicchiare il lobo, sente Hajime succhiare leggermente quella parte di pelle morbida e sensibile, e poi gli sente dire «Tooru, allarga un po' le gambe.» con il respiro pesante e il tono arrochito.
Gli basta poco per fare quanto Iwaizumi gli ha chiesto, e ancora meno per sentirlo infilare il pene tra le sue cosce; le stringe d'istinto, capendo dove l'altro stia andando a parare, anticipando cosa vuole che faccia. Si concede un sospiro pesante quando sente il gemito di Hajime così vicino al suo orecchio e mentre lo chiama; pronuncia il suo nome di rimando quanto Iwaizumi comincia a muovere il bacino, come se dovesse spingersi dentro di lui ma, invece, sfregando tra le sue gambe e contro la sua stessa erezione, dandogli un piccolo colpo di grazia a ogni spinta.
Tooru deglutisce, poi si arrende e si permette di essere vocale, a un certo punto quasi lo fa come provocazione. La mano di Iwaizumi non si ferma e, anzi, aumenta il ritmo e diventa un mix letale insieme al sentirlo spingere, cercare il piacere contro di lui - è una tortura, perché Tooru comincia a volerlo dentro di lui e non semplicemente così, che per quanto piacevole lascia quella sensazione di non completezza che non gli piace per nulla.
Hajime dà un'ultima spinta, tanto che Tooru quasi perde l'equilibrio in avanti; le mani puntano contro il muro e lo sostengono, mentre alza lo sguardo verso lo specchio e vede l'espressione di Hajime completamente abbandonata, le labbra dischiuse a lasciare liberi i respiri pesanti e i gemiti che di tanto in tanto ormai nemmeno Iwaizumi può controllare come vorrebbe.
Quando lui viene, e il suo viso è trasformato dal piacere, Tooru sente l'ondata dell'orgasmo colpirlo in pieno e poggia la fronte contro il vetro freddo, mentre una scarica di piacere gli attraversa la schiena e gli rende le gambe molli. Lo chiama ancora una volta e viene nella sua mano sentendo tutto il peso del corpo di Hajime su di sé.