hakurenshi: (Default)
hakurenshi ([personal profile] hakurenshi) wrote2022-03-26 03:02 pm
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Through (week 5, m5)

Prompt: Ghiaccio
Missione: M5 (week 5)
Parole: 666
Rating: teen up
Warnings: original




Quando era piccola sua madre le raccontava di come un regno fosse fatto più dai sudditi che dai reali. Per quanto la storia del mondo conosciuto asserisse spesso il contrario e per quanto ci fossero i regni oltre l'oceano a impegnarsi per dimostrare il contrario con sovrani a volte egoisti e altre troppo arroganti, se non ci fossero stati sudditi non avrebbe avuto senso per loro essere re e regine. Iris ascoltava in silenzio, mentre sua madre la portava in braccio attraverso i territori meno esplorati del regno - la foresta, in cui pochissimi si muovevano perché la maggior parte delle persone avrebbero smarrito la strada in un attimo, oppure il piccolo lago a nord del palazzo reale dove si recava solo qualcuno abbastanza vicino mentre quasi tutti preferivano il lago principale del regno, più grande e semplice da raggiungere. La teneva stretta a sé e le mostrava le bellezze di Echait: lo chiamavano il regno di ghiaccio da secoli ormai, molti più di quelli passati come Stato neutrale, e non perché le persone che lo abitavano fossero scontrose o altro. Semplicemente per tutto l'anno la terra era ricoperta di quello stesso ghiaccio e dalla neve, senza conoscere mai l'estate calda o la brezza primaverile profumata dai fiori.


«Il nostro regno è un luogo che in tanti non riescono a comprendere, perché è molto freddo.» le aveva spiegato una volta «Ma vedrai. Il ghiaccio nasconde molto più di quello che gli altri vedono.»



Non ha avuto molto tempo in più, non abbastanza perché sua madre potesse spiegarle cosa c'era da sapere. Ha dovuto imparare da sola il resto, scappando dalle guardie che suo zio metteva a sua protezione (o suo controllo) e percorrendo i sentieri meno battuti, fino ad abbandonarli del tutto. E' andata spostandosi per mesi in zone impervie, il ghiaccio come unica compagnia, e ha continuato nonostante tutti le dicessero di smettere. Ha cercato di rincorrere l'ombra di sua madre e delle sue parole, di vedere oltre, di scovare un tesoro nascosto per il quale non gli erano mai stati dati né indizi né mappe, ma solo una vaga rassicurazione che ci fosse qualcosa da trovare. A chiunque sarebbe bastato per lasciar stare dopo qualche tentativo, ma Iris anche volendo non avrebbe potuto - perché suo zio ha preso ciò che sarebbe dovuto essere dei suoi genitori e ha cominciato a distruggere quello che hanno costruito.


Iris ha solo tredici anni, non può combatterlo senza una corona sulla testa e il popolo lo rifiuta ma non può spodestarlo.


Sogna il ghiaccio più vivido di quando lo vede con i suoi occhi durante il giorno. Sogna di valanghe che la travolgono ma non la feriscono, di stalattiti che all'improvviso si spezzano e crollano sul terreno, senza ferirla, come se la stessero evitando di proposito. A volte intere caverne di ghiaccio le rimandano il vago e distorto riflesso di cui non riesce a distinguere i contorni, perché il ghiaccio non è vetro; verso la fine del sogno crollano sempre, ma  alla fine Iris è fuori e guarda le macerie. Il ghiaccio stride, stride, come se qualcuno graffiasse su una superficie di metallo. E' insopportabile. 


Nonostante questo va ogni giorno, i piedi una volta sollevati mentre stava al sicuro tra le braccia di sua madre ora sono nudi, sul ghiaccio. Dovrebbe essere impraticabile ma non lo è, dovrebbe essere troppo freddo perché la pelle possa starci a contatto, ma non è così. Il lago, su cui non è consigliabile muoversi, lo attraversa con l'assurda incoscienza di chi è sicuro di non rischiare nulla. La lastra di ghiaccio non si spacca mai sotto di lei, come se il territorio volesse proteggerla a ogni costo e si modificasse contro ogni legge fisica solo per lei.


Il popolo la vede mescolarsi fra loro, quando fugge dal castello, e la tratta con l'amore che si potrebbe avere per una divinità e al tempo stesso per la propria figlia. Il ghiaccio, rispondendo a uno dei più antichi rituali del mondo, la protegge di riflesso.