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Every time you move (COWT14, week 2, M1)
Prompt: no dialoghi
Missione: M1 (week 2)
Parole: 579
Rating: teen up
Fandom: haikyuu
Warnings: //
C'era un che di affascinante nel modo sempre uguale che aveva Iwaizumi di spogliarsi, quando alla fine di un allenamento tutti si riunivano nello spogliatoio. Era capitato anche di essere gli ultimi, ben più di una volta, e a rigor di logica non c'era nulla da vedere che Tooru non avesse già visto in anni di amicizia da quando erano piccoli fino a oggi. Eppure era diventato diverso osservarlo, a ridosso forse della terza media.
A voler essere oggettivi, in una divisa di pallavolo maschile - ma anche di pallavolo in generale, in effetti - non c'era nulla di particolarmente sexy ed entusiasmante. Se poi si voleva evitare di romanticizzare qualcosa che non lo era affatto, romantico, si sarebbe dovuto anche considerare la puzza di uno spogliatoio maschile. Di elementi poco affascinanti ce ne erano decine e decine, ma Tooru continuava a ritrovarsi a osservare quei movimenti abitudinari, quasi meccanici, con devozione. Anche ora, approfittando di uno spazio comune in cui era legittimato a essere oltre che a guardare, senza destare poi grandi sospetti - troppo stanchi da ore di allenamento senza sosta, alla ricerca del superamento di un limite, per curarsi del silenzio interrotto solo dal rumore degli oggetti spostati e del getto dell'acqua nelle docce.
Iwaizumi cominciava sempre dalle scarpe, ma al contrario di chi le toglieva alla meno peggio, si prendeva il tempo di sedersi e slacciarle una alla volta, allentandole fino a poterle togliere agilmente. Si voltava sempre verso le ciabatte già poggiate sulla panchina prima di sedervisi e le metteva a terra, così da potervi poggiare i piedi nudi una volta tolti anche i calzini di spugna e le ginocchiere. Queste ultime non le toglieva mai con particolare cura, se non quella necessaria a tenerle da conto, in un'attenzione ai suoi oggetti personali che era sempre stata molto meno superficiale di quella di Tooru. I calzini, però, li faceva scivolare via dal piede in un modo che a lui aveva sempre ricordato... qualcosa, che non avrebbe saputo inquadrare senza risultare patetico.
A volte Iwaizumi toglieva prima la maglietta. Avveniva quando era frustrato dall'andamento degli allenamenti o delle partite e Tooru poteva osservare i suoi muscoli contrarsi e tradire lo stato emotivo di cui non faceva mai parola. Hajime non si spogliava in maniera sexy, non aveva la sensualità di chissà quale uomo maturo. Tooru non lo guardava immaginandosi chissà cosa, si limitava a seguirne i movimenti e a riconoscervi qualcosa di già visto che a lungo andare avrebbe saputo imitare a occhi chiusi. Quella consapevolezza gli dava una scossa di adrenalina ben diversa da quella sportiva e lo faceva sentire importante, in presenza di qualcosa di solo suo. Un primato che nessuno avrebbe potuto togliergli.
C'erano poi momenti, come quello di ora, in cui Hajime forse si accorgeva del suo sguardo e si fermava per una manciata di secondi - uno stallo in cui Tooru restava in bilico tra la dissimulazione e la faccia da schiaffi di chi, dell'essere scoperto, non si era mai preoccupato davvero. Con la pretesa singolare di avere un diritto in più degli altri.
Hajime alla fine, come adesso, faceva scivolare giù per le gambe calzoncini e mutande insieme, in un unico gesto di chi non aveva tempo da perdere; ironicamente, c'era una bellezza oggettiva che perdeva il fascino del movimento.
Tooru, in ogni caso, lo seguiva sempre con lo sguardo fino a quando il rumore della doccia del suo box non riempiva la stanza.