God's hand (COWT10, week 4, m1)
Feb. 26th, 2020 10:13 pmFandom: Kuroko no basket
Prompt: spokon (m1)
Parole: 930
Warnings: cose losche con le dita.
Lo spogliatoio è praticamente vuoto, ormai. I compagni si sono già cambiati e persino chi si era attardato più degli altri è infine andato via.
Takao e Shintaro occupano la stessa panca, ma in due punti diversi, ognuno di fronte al proprio armadietto. Stanno parlando di piccole cose, roba di poco conto, mentre i rumori tipici di uno spogliatoio non ancora del tutto deserto riempiono i momenti di silenzio tra loro. Takao ha ancora la camicia della divisa scolastica aperta, mentre fruga nella borsa alla ricerca del cellulare - lo recupera, scrive al volo un messaggio per avvisare che non sarà a casa stasera, sarà da Shintaro.
Ben poco distante da lui Midorima sta togliendo la fasciatura alle dita, per poterla cambiare e rifare con maniacale attenzione come ogni giorno; il suo armadietto è semi aperto, l'oggetto fortunato del giorno - una paperella di gomma - fa capolino dalla parte visibile anche per Takao. Gli scappa uno sbuffo divertito che, inevitabilmente, attira lo sguardo di Midorima. Ha un cipiglio piuttosto eloquente mentre con un gesto abitudinario si sistema gli occhiali sul naso: «Hai qualcosa da dire?» pronuncia, quasi a sfidarlo a criticare qualcosa della sua routine ormai fin troppo familiare per Kazunari.
Lui scrolla le spalle e scuote la testa: «Non arrabbiarti, Shin-chan, stavo solo ammirando la paperella!» lo prende in giro e non si impegna nemmeno a nasconderlo, in parte perché pensa sarebbe abbastanza inutile e in parte perché vuole provocarlo, solo un pochino.
Purtroppo per lui Shintaro ha imparato bene quando vale la pena rispondergli e quando, invece, è molto più semplice ignorarlo e lasciar cadere la cosa. Lo vede indugiare per una manciata di secondi e poi tornare a occuparsi delle proprie mani: finisce di togliere la fasciatura all'ultimo dito e posare il bendaggio usato per potersi dedicare a cambiarlo.
Takao si muove dalla propria posizione dopo aver abbandonato il cellulare sulla panchina e raggiunge l'altro, affiancandolo; Shintaro lo guarda di sottecchi, cercando di capire quali intenzioni abbia, e si lascia scappare un verso tra la sorpresa e lo stizzito quando l'altro gli prende la mano nelle proprie per osservare l'assenza di bende da vicino. Non è la prima volta che succede - vederlo senza fasciatura - ma Kazunari sembra incredibilmente interessato.
Alza lo sguardo dalle dita lunghe al viso di Midorima, un sorrisetto strafottente a formarglisi sulle labbra prima di chinare appena il viso e posare un bacio quasi scherzoso sulle nocche di Shintaro. L'ex membro della Generazione dei Miracoli sobbalza, con grande soddisfazione di Takao tra l'altro. Fa una fatica tremenda a trattenere il leggero ridacchiare che sente salirgli su per la gola, e si limita a posare un altro bacio, un terzo, un quarto e così via; lo fa in punti diversi delle dita, spostandosi dalle nocche alla parte superiore delle falangi, poi alle punte, poi ai polpastrelli e scende fino a baciargli anche il centro del palmo. Sente Shintaro fare forza per liberarsi da quella situazione e stringe la presa sul suo polso, occhieggiandolo in modo eloquente. Ci vuole davvero poco per intravedere il viso di Midorima prendere colore, la mano libera che con nervosismo sistema di nuovo gli occhiali anche se stavolta non ce n'è alcun bisogno.
Takao continua, quasi del tutto indisturbato, risalendo verso i polpastrelli per poter azzardare e mordicchiarli piano; ci prova con uno, ma con più cautela di quanto si potrebbe pensare - una piccola parte di lui è convinto di poter ricevere una ginocchiata in pieno stomaco se per caso il suo ragazzo dovesse percepire che, per quanto sexy, quello che gli sta facendo potrebbe mettere in discussione la sua performance sportiva. Per fortuna niente di così drastico sembra arrivare e Takao prosegue, scende di nuovo, ma prima di arrivare per la seconda volta al palmo della mano di Shintaro si ferma negli spazi tra le sue dita e sfiora quella porzione di pelle con la lingua, lento e lascivo. Nemmeno per un attimo stacca lo sguardo dal viso di Midorima, vedendolo sempre più in imbarazzo ma scorgendo anche una sorta di piacere nei suoi lineamenti, o comunque il segno che tutto quello non gli è per nulla sgradito.
E' solo quando gli prende la falange tra le labbra che lo sente sobbalzare e chiamarlo, quasi per redarguirlo. Il suo è un «Takao!» di monito pronunciato però a voce bassa, quasi temesse di vedere qualcuno entrare nello spogliatoio da un momento all'altro. Per tutta risposta Takao socchiude gli occhi, in sfida, concentrandosi solo sulla sensazione del dito di Shintaro nella propria bocca: succhia piano, nemmeno avessero tutto il tempo del mondo in quello spazio dove sono soltanto loro due e contrariamente al monito dell'altro pochi istanti prima, non sente più il polso fare forza per liberarsi della sua presa e di riflesso l'allenta appena, portando un dito a sfiorare la parte interna del polso, finendo persino senza volere a sentire il battito più accelerato pulsare sotto le proprie dita.
«Shin-chan?» lo chiama con fare giocoso, quasi, ben conscio di che effetto deve fare all'altro visto che non ha del tutto abbandonato il suo dito con la bocca. L'altro sta per rispondergli, o almeno suppone, quando l'inconfondibile rumore della porta dello spogliatoio si apre, comportando una serie di reazioni a catena: entrambi sobbalzano, d'istinto Midorima ritira la mano e gli dà una spinta leggera; peccato per la panca dietro Takao, che lo porta a perdere l'equilibrio, caderci seduto sopra e finire dall'altro lato con una testata in piena regola contro l'armadietto sotto il suo.
Nel mezzo dei suoi lamenti, sulla soglia appare Miyaji: «Siete ancora qui voi due?!»