Let me burn (week 4, m3)
Mar. 19th, 2022 10:58 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Prompt: caldo
Missione: M3 (week 4)
Parole: 305
Rating: teen up
Warnings: original, menzione di morte, tentato suicidio implicito
«Non mi hai mai chiesto della cicatrice.» se ne esce senza motivo né preavviso. Sono sdraiati sul letto, un posto dove hanno preso l'abitudine di stare durante il tardo pomeriggio quando Jin finisce i suoi doveri e lo ritrova circondato di libri e appunti, ora che ha finalmente deciso di proseguire gli studi. Lo fa più per ricambiare la gentilezza dell'uomo che lo ha accolto, a dire il vero, ma c'è anche dell'interesse personale. Sente lo sguardo di Jin su di lui ma non alza subito il proprio, volendo finire prima l'esercizio di matematica.
Sente delle dita sfiorargli la guancia offesa da quel segno indelebile, solo per portargli una ciocca di capelli dietro l'orecchio. E' un gesto dolce al quale risponde con il silenzio, limitando a inclinare la testa verso di lui, quasi ad agevolare quel contatto per qualche istante ancora. Jin non chiederà mai, ma in quel semplice gesto Isen capisce che c'è un tacito invito a parlarne, se sente il bisogno di farlo. Forse lo avverte, o forse è solo volersi togliere un peso, concedergli qualcosa che pensa di dovergli.
«Una volta sono stato avvolto dalle mie stesse fiamme.» dice, lo racconta come se non riguardasse lui ma il passato di un bambino che ora vive chissà dove. Distaccarsi è l'unico modo di raccontare di cui è capace: «Henry pensa sia stato terribile, che abbia bruciato da morire. Perché il fuoco brucia. Ma io sentivo solo calore. Forte, molto vicino, come se mi venisse da dentro e distruggesse tutto ma era questo e niente di più. Nessuno riesce a capirlo, quando lo spiego.» ammette, spostando finalmente lo sguardo su Jin, che lo osserva come se avesse raccontato un aneddoto come tanti della propria infanzia.
«Era un caldo piacevole?»
«Non lo so. In un certo senso. Forse perché speravo di morire.»