Prompt: Kiss my boyfriend
Missione: M2 (week 5)
Parole: 789
Rating: teen up
Fandom: Uraboku
Warnings: //
Una cosa che hanno sempre rimproverato a Senshiro, per quanto non ci abbia mai dato alcun peso, è quanto tenda a viziare Hokuto. Ogni volta che glielo fanno notare, lui non riesce a far altro che abbozzare un sorrisetto di scuse o a sbuffare una risata leggera, di chi non se ne preoccupa troppo perché forse di partenza non vede cosa mai ci sia da preoccuparsi in merito alla cosa. Se glielo chiedessero in un momento in cui sente di voler condividere nel particolare la motivazione dietro il suo comportamento ma, soprattutto, se la persona in questione avesse la sua totale e completa fiducia, Senshiro gli spiegherebbe che la sua adorazione per Hokuto non è per certi versi poi così diversa da quella che ognuno di loro prova nei confronti di Yuki. La differenza è che per quest'ultimo, ad animarlo c'è un sentimento di devozione come quella che si potrebbe provare per un personale Dio benevolo; nei confronti di Yuki, Senshiro non ha mai provato alcun istinto se non quello forte e totalizzante della protezione, del pregare per la sua felicità come il più puro dei bambini farebbe in modo disinteressato solo perché vuole molto bene a qualcuno.
Hokuto è diverso. Hokuto è quella persona per cui Senshiro desidera la felicità e per cui sarebbe capace di macchiarsi le mani anche del sangue di innocenti se fosse necessario - non senza sacrificare se stesso, la propria indole e la propria morale né sperando poi di non vivere una vita di incubi, ma lo farebbe. A Hokuto concederebbe qualsiasi cosa perché nessuno lo ha fatto prima e perché se non lui, chi? Se non fosse nemmeno in grado di garantirgli qualche momento di pace, in quella vita e dopo tutto ciò che ha sofferto, come potrebbe considerarsi il suo partner? Per non parlare di come, a quel punto, non avrebbe diritto a nient'altro.
Senshiro è perfettamente consapevole che il suo modo di ragionare non sia poi così comprensibile per tutti o che addirittura forse potrebbe non esserlo per nessuno. Non proverebbe nemmeno a spiegare perché per lui abbia perfettamente senso la situazione in cui si trovano ora - lì, nell'intimità di una stanza, a osservare Hokuto tra le braccia di un altro uomo.
Hokuto, restio all'inizio per quell'imbarazzo e quella convinzione di non meritarsi nulla che gli hanno sempre impedito di godersi qualsiasi cosa - oltre ad aver fatto aspettare a Senshiro secoli prima di accettarlo come partner in ogni senso possibile - ha infine ceduto di fronte alla gentilezza e all'affetto sinceri di Tsukumo. E' tutta lì, la chiave: non concederebbe il proprio ragazzo a nessuno, se non l'altro Zweilt, perché consapevole di quanto i sentimenti di Tsukumo non vengano mai davvero macchiati dalla crudeltà o dalla falsità. Quel giovane, fin dalla prima volta, gli è sempre sembrato in un certo senso diverso dagli altri e con il tempo passato insieme ha compreso perché: il modo in cui Tsukumo ha sempre osservato in silenzio Hokuto, il modo disinteressato in cui gli ha mostrato gentilezza, sono sempre stati il riflesso di un affetto profondo che non ha pretese. Non che non ha desideri, semplicemente Tsukumo non ha mai preteso che Hokuto vi rispondesse. Questo, per Senshiro, è stato l'unica prova di cui aveva davvero bisogno per concedere a Tsukumo di tentare e a Hokuto di darsi la possibilità di accettare qualcosa di bello.
Osserva in silenzio e senza gelosia il modo in cui Tsukumo ha una mano posata contro il collo di Hokuto, in una carezza leggera ma presente, mentre le labbra sono sulle sue e si schiudono un poco; la lingua sfiora quelle di Hokuto che sembra tentennare un istante prima di socchiuderle appena, incerto, lasciando che quel bacio diventi più di un casto sfiorarsi di bocche. Tsukumo non è aggressivo, non è frettoloso: tratta Hokuto come il più fragile dei tesori, lo bacia con calma, lo stringe a sé abbastanza da farlo sentire amato ma non con la possessività di chi non accetta l'altro possa allontanarsi se e quando vuole.
Senshiro lascia che si prendano tutto il tempo del mondo per scoprirsi, per piacersi in quella veste che non si sono mai concessi - e forse non si sarebbero mai concessi se non li avesse messi nella condizione di farlo senza giudizio. Hokuto è il primo ad allontanarsi, Senshiro riconosce in un istante il principio della timidezza farsi spazio sul suo viso, lo ritrova facilmente nel modo in cui gli occhi di Hokuto cercano i suoi nella muta richiesta di dargli qualcosa che conosce meglio e che sopprima il crescente senso di colpa che intravede nelle iridi ambrate.
Sospira, si avvicina di più a loro sul quel letto dove sono solo seduti e accoglie Hokuto e il suo bacio perché non potrebbe fare altro, mai.