Fandom: originali
Prompt: Etiam innocentes cogit mentiri dolor (Il dolore rende bugiardo anche un uomo innocente) (m5)
Rating: arancione
Parole: 309
Warnings: linguaggio colorito, menzioni di tortura
L'uomo nella cella tace, sfinito; il suo corpo è stato torturato a sufficienza per estrapolargli informazioni, ma non al punto da portarlo a essere in fin di vita. L'umidità del luogo penetra nelle ossa di vittima e carnefice, ma non c'è tempo né per i ripensamenti né tantomeno per i sensi di colpa.
Eishi lascia la cella e che a richiuderla alle sue spalle sia il sottoposto di cui non ricorda nemmeno il nome, a dirla tutta, ma è stato scelto da Jin e tanto gli basta a fidarsi che saprà fare il suo lavoro. Fuori, il disprezzo di Tohru pare quasi dargli il bentornato: vorrebbe dire che la cosa lo turba, ma il punto è che nell'essere teneri in certi momenti non c'è nulla da guadagnare e se è circondato da gente troppo buona o corretta per esserlo, Eishi non ha problemi a fare il cattivo della situazione. Non sa se Tohru non accetti solo i suoi modi di fare o se li critichi perché non accetta niente che venga da lui, ma anche di questo Eishi non ha voglia di preoccuparsi, né una ragione per farlo.
«Era necessario torturarlo?»
«Sto ancora aspettando la tua idea migliore.» ribatte senza alcuna inflessione nel tono. Può quasi sentire Tohru vibrare di rabbia alle sue spalle.
«Ti sto chiedendo che senso avesse, quale cazzo è il tuo piano, faccia di merda!»
Eishi ferma i propri passi, lo guarda; gli scappa da sorridere, ma non c'è né allegria né complicità nel modo in cui lo guarda: «Perché lo useremo contro i suoi stessi compagni. E' un bene che tu non sappia quanto la paura del dolore renda schiavi gli altri e quanto anche il più fedele degli uomini può diventare un traditore. Chiunque mentirebbe per sfuggire alla tortura, dopo averla provata.»
Non si aspetta lo capisca, Tohru.
Nessuno dovrebbe, a diciassette anni.